martedì 11 ottobre 2011

Canzoni d' a-mare !



Negli anni Sessanta in Italia finisce il periodo del "dopoguerra".
La televisione entra progressivamente in ogni casa, l'automobile non è più un lusso per pochi, i "giovani" si trasformano per la prima volta in una categoria di consumatori, specialmente di musica. E le vacanze, che una volta esistevano solo per l'alta borghesia, pian piano cominciano a diventare "vacanze di massa".
Con le vacanze nasce la "musica da spiaggia": canzoni che accompagnano la stagione estiva, i balli della sera, l'amore del mese di agosto. 
Canzoni che rappresentano un determinato anno, insomma: come questa
Abbronzatissima del 1963, di Edoardo Vianello (una canzone leggerissima certo, ma i più bravi ascoltatori riconosceranno l'arrangiamento di Ennio Morricone, in quella battuta iniziale "a...a...a...a... abbronzatissima" tipica trovata del grande musicista)
http://youtu.be/yXrG_-rr4GA
Ma proprio negli anni Sessanta, anni di allegria e spensieratezza secondo gli stereotipi della storia d'Italia, nasce anche la canzone d'autore, la canzone impegnata, seria, poetica e magari un po' esistenzialista. E nasce proprio con una "canzone da spiaggia", certo più raffinata e intellettuale delle solite, ma di grandissimo successo nei Jukebox e sulle piste da ballo. Si tratta di Sapore di sale, di Gino Paoli, 1963.

http://youtu.be/J8so9e0bFnk

Non è che la canzone d'autore comunque abbia cancellato le canzoni allegre, disimpegnate e da ballo!
Anzi, il ritornello sull'abbronzatura è sempre più di moda e nel 1964 ecco il grande successo di Sei diventata nera dei Los Marcellos Ferial.


Chissà... forse gli italiani, un popolo di tradizione contadina, abituati ad avere la pelle bruciata dal sole dopo ore e ore di lavoro nei campi, per la prima volta nella loro storia si ritrovano a cercare l'abbronzatura sulle spiagge e quasi non riescono a crederci!
Dettaglio: i Los Marcellos Ferial erano un gruppo italianissimo. Ma il nome spagnolo dava un fascino esotico particolarmente adatto a chi era alla ricerca di successo "estivo". E ancora oggi lo spagnolo (e il ritmo latino-americano certo) suona particolarmente adatto alla "canzone da spiaggia".  
Con gli impegnati e politicizzati Anni Settanta, anche nella "canzone da spiaggia" entra un pizzico di volontà intellettuale. E così, perfino la divertente Tutti al mare, di Gabriella Ferri, anno 1973, con il suo dialetto, con il suo richiamo alla tradizione della "canzone popolare", con il suo linguaggio semitrasgressivo (be', le chiappe chiare non sono certo scandalose, ma non fanno parte del tipico linguaggio della canzone italiana), ma soprattutto con la melodia trascinante e la voce urlata, arriva alle nostre orecchie da un lato festosa, ma dall'altro anche disperata.
http://youtu.be/mhLnxiSxp24
Abbiamo già detto che la lingua spagnola e il ritmo latino-americano sono percepiti come particolarmente adatti a evocare vacanze al mare. 
Così, durante gli "Stupidi Anni Ottanta" (precisamente nel 1983) un duo di cantanti, i Righeira, italianissimi ovviamente, raggiunge un successo incredibile con questa canzone: 
Vamos a la playa.
Ancora oggi l'espressione Vamos a la playa fa parte del bagaglio di frasi fatte e modi di dire degli italiani.

http://youtu.be/qCVQpcY1au4
Ma perfino in quelli che abbiamo scherzosamente definito "gli Stupidi Anni Ottanta" la canzone d'autore mantiene il suo ruolo. E nel 1982 ecco arrivare forse l'ultima canzone "da spiaggia" scritta da un autore considerato prestigioso, Franco Battiato, e cantata da una cantante che aveva voce davvero particolare, Giuni Russo.
La canzone è 
Un'estate al mare
http://youtu.be/TnRI-gTyS6k
Nel 1985 ancora una "canzone da spiaggia" dei Righeira, una canzone dedicata stavolta all'estate che finisce e all'amore estivo che naturalmente non scorderemo mai. E con L'estate sta finendo finiscono forse anche le "canzoni da spiaggia". 
Dagli anni Novanta i successi dell'estate sono i normali successi internazionali. Finisce forse l'idea stessa di vacanza così come era stata per vent'anni e comincia un nuovo modo di immaginare il tempo libero. E spariscono anche i cantanti come i Righeira.

http://youtu.be/7Z-bmmuAY-w
Cosa resta quindi delle "canzoni d'estate" della seconda metà del XX secolo?
Be', oltre a quelle riportate in questa lettura ce ne sono certo molte altre: ma, se proprio dovessimo pensare alla canzone di maggior  successo degli ultimi cinquant'anni e collegata al mare, al sole e alle vacanze estive, non avremmo dubbi. Penseremmo subito a 
Questo piccolo grande amore (1972), di Claudio Baglioni, che comincia proprio con il rumore delle onde del mare che si infrangono sulla spiaggia.
http://youtu.be/XB4a66X2QVE


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