mercoledì 23 novembre 2011

Glauco


Glauco, un fanciullo dalla chioma bionda,
dal bel vestito di marinaretto,
e dall’occhio sereno, con gioconda
voce mi disse, nel natìo dialetto:

“Umberto, ma perché senza un diletto
tu consumi la vita, e par nasconda
un dolore o un mistero ogni tuo detto?
Perché non vieni con me sulla sponda

Del mare, che in sue azzurre onde c’invita?
Qual è il pensiero che non dici, ascoso,
e che da noi, così a un tratto, t’invola?

Tu non sai come sia dolce la vita
Agli amici che fuggi, e come vola
A me il mio tempo, allegro e immaginoso.

(U. Saba)

  1. Presentate i due protagonisti
  2. Quali differenze di carattere essi presentano?
  3. Quali elementi del testo  permettono di individuare il sentimento di amicizia che lega i due giovani?
  4. In che modo  Glauco cerca di persuadere Umberto ad abbandonare la tristezza e a partecipare alla vita dei suoi coetanei?
  5. Che cosa consiglia Glauco all’amico e che significato ha l’invito del mare con le sue “azzurre onde”?

* Quali caratteristiche dovrebbe avere il vostro amico ideale? *

domenica 20 novembre 2011

La solidarietà


Preparate un’esposizione orale con l’aiuto delle domande :

1.  Quali ONG- organizzazioni non governative, consacrate all’aiuto umanitario o solidale conoscete?
2.  Nella vostra città, esiste la possibilità di impegnarsi in un’organizzazione di questo tipo?
3.  Conoscete dei progetti solidali anche se non avete mai partecipato?
4.  Cosa pensate del fatto di dare un po’ di denaro a queste organizzazioni?
5.  Avete probabilmente incontrato dei Senza fissa dimora nelle strade della vostra città o di una grande metropoli. Come aiutarli?
6.  In quale Paese del Terzo Mondo vi piacerebbe poter aiutare?
7.  Cosa sapete dell’organizzazione "Amnesty International" ?
8.  Cosa sapete dell’organizzazione "Greenpeace"
9.  Cosa sapete delle organizzazioni umanitarie “Medici senza frontiere” , “Croce Rossa Internazionale”?
10.      Conoscete i gruppi “Caritas” “Mani Tese”








1. Quelles ONG, -organisations non-gouvernementales- , consacrées à l'aide humanitaire ou solidaire connaissez-vous ? 
2. Dans votre ville, y a-t-il la possibilité de s'investir dans une des organisations de ce genre ? 
3. Connaissez-vous des projets solidaires même si vous n'y avez pas participé ? 
4. Que pensez-vous du fait de donner un peu d'argent à ces organisations non gouvernementales ? 
5. Vous avez peut-être rencontré des Sans Domicile Fixe - SDF - dans les rues de votre ville ou d'une grande capitale. Comment peut-on les aider ? 
6. Dans quel pays du Tiers Monde aimeriez-vous apporter votre aide ? 
7. Que savez-vous de l'organisation "Amnesty International" ? 
8. Que savez-vous de l'organisation "Greenpeace" ? 
9. Que savez-vous des organisations humanitaires "Médecins sans frontières" ,"Croix Rouge Internationale" ? 
10. Connaissez-vous les groupes « Emmaüs », « Les Restos du cœur » ?

Cinema


Preparate un’esposizione orale con l’aiuto delle domande :

  1. Quali generi di film conoscete ?
  2. Quali sono i vostri preferiti?
  3. Di quali due/tre film vi ricordate ?
  4. Quale film avete visto più di una volta?
  5. Di quale film avete un brutto ricordo? Perché?
  6. Quale attore o attrice celebre vi piacerebbe incontrare o intervistare?
  7. Qual è l’ultimo film che avete visto al cinema? Raccontate…
  8. Qual è l’ultimo film che avete visto in televisione? Raccontate…
  9. Alcuni grandi film sono adattamenti di grandi opere letterarie. Quali conoscete?
  10. Ricordate il primo film che vi ha fatto piangere? 
  11. E l’ultimo?

1.  Quels genres de films connaissez-vous ?
2.  Quels sont vos trois genres de films préférés ?
3.  De quels  deux/trois bons films vous souvenez-vous ? Lequel est pour vous le meilleur ?
4.  Quel film avez-vous vu plus d'une fois ? 
5.  De quel film gardez-vous un très mauvais souvenir ? Pour quelle raison ?
6.  Quel acteur ou quelle actrice célèbre aimeriez-vous rencontrer ou interviewer ? 
7.  Quel est le dernier film que vous avez vu au cinéma? Racontez un peu...
8.  Quel est le dernier film que vous avez vu à la télé ? Racontez un peu...
9.  Certains films sont des adaptations d'œuvres littéraires. Quelles grandes adaptations connaissez-vous ?
10.            Y a-t-il un film qui vous ait plu davantage que le livre dont il s'inspire ?
11.             Vous souvenez-vous du premier film qui vous a fait pleurer ?
12.             Quel est le dernier film qui vous a fait pleurer ?

martedì 15 novembre 2011

Bianca come il latte, rossa come il sangue

Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino e vive in perfetta simbiosi con il suo iPod. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori "una specie protetta che speri si estingua definitivamente". Così, quando arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Ma questo giovane insegnante è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno.
Leo sente in sé la forza di un leone, ma c'è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il bianco è l'assenza, tutto ciò che nella sua vita riguarda la privazione e la perdita è bianco. Il rosso invece è il colore dell'amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l'ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Leo ha anche una realtà, più vicina, e, come tutte le presenze vicine, più difficile da vedere: Silvia è la sua realtà affidabile e serena. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande.






"Ogni cosa è un colore. Ogni emozione è un colore. Il silenzio è bianco. Il bianco infatti è un colore che non sopporto: non ha confini. Passare una notte in bianco, andare in bianco, alzare bandiera bianca, lasciare il foglio bianco, avere un capello bianco... Anzi, il bianco non è neanche un colore. Non è niente, come il silenzio. Un niente senza parole e senza musica. In silenzio: in bianco. Non so rimanere in silenzio o da solo, che è lo stesso. Mi viene un dolore poco sopra la pancia o dentro la pancia, non l'ho mai capito, da costringermi a inforcare il mio bat-cinquantino, ormai a pezzi e senza freni (quando mi deciderò a farlo riparare?), e girare a caso fissando negli occhi le ragazze che incontro per sapere che non sono solo. Se qualcuna mi guarda io esisto.
Ma perché sono così? Perdo il controllo. Non so stare solo. Ho bisogno di... manco io so di cosa. Che rabbia! Ho un iPod in compenso. Eh sì, perché quando esci e sai che ti aspetta una giornata al sapore di asfalto polveroso a scuola e poi un tunnel di noia tra compiti, genitori e cane e poi di nuovo, fino a che morte non vi separi, solo la colonna sonora giusta può salvarti. Ti sbatti due auricolari nelle orecchie ed entri in un'altra dimensione. Entri nell'emozione del colore giusto."




lunedì 14 novembre 2011

Il decalogo per mantenersi in forma


È noto come l'esercizio fisico sia la forma più efficace di prevenzione delle malattie e dell'invecchiamento, specialmente da un punto di vista cardio-vascolare, ed anche il presupposto per dimagrire, se si è sovrappeso. Ma tutti sappiamo anche quanto sia difficile, una volta presa consapevolezza della questione, seguire un regolare ed efficace programma di attività fisica.
Un'esperta in materia, la personal trainer Tonya Gutch, ha pubblicato una lista di 10 consigli per aiutarci a rispettare veramente i propositi personali di esercizio fisico quotidiano. Il suo decalogo si basa sulla constatazione che, anziché sensibilizzare le persone in tema di salute, sia molto più efficace fornire loro suggerimenti pratici immediatamente applicabili.
Ecco i dieci consigli, validi per tutte le età.
1) Darsi obiettivi concreti e specifici: ad esempio, 20 minuti di esercizio 3 volte alla settimana, senza dimenticarsi di appuntare su carta i progressi compiuti.
2) Usare vari stratagemmi per ricordare: l'esercizio va considerato come un vero appuntamento. Per ricordarselo, si possono lasciare le scarpe da ginnastica vicino alla porta d'ingresso, o tenere sempre la sacca sportiva in auto.
3) Adottare gratificazioni, ma non alimentari: il raggiungimento degli obiettivi prefissati va premiato, ad esempio con un film, un massaggio, una sessione di pedicure, ecc.
4) Acquistare un buon paio di scarpe: devono essere talmente comode, da non vedere l'ora di indossarle. Ma non devono essere troppo alte da tenere la caviglia. È anche importante cambiarle non appena si consumano.
5) Trovare un compagno/a, una classe o un gruppo: fare esercizio con qualcun altro è un elemento determinante per la motivazione. La presenza di altri, inoltre, costituisce un disincentivo per abbandonare.
6) Cominciare lentamente: iniziare con sessioni di 10-15 minuti, magari replicate nel corso della giornata. Se all'inizio si esagera - ad esempio facendo subito un'ora di esercizio intenso - è probabile che la voglia passi presto.
7) Camminare: per la maggior parte dei casi, è l'esercizio che ci vuole: camminare è più che sufficiente. Farlo velocemente è ancora meglio. Ma l'importante è farlo regolarmente, con obiettivi precisi, magari con l'aiuto di un contapassi.
8) Non puntare su attrezzature sofisticate: non c'è affatto bisogno di macchinari da palestra, per fare esercizio! Anzi, recentemente la tendenza tra i "personal trainer" è di tornare all'uso di attrezzi molto semplici (pesi, palla, ecc.).
9) Usare gruppi multipli di muscoli: scegliendo esercizi che coinvolgono più parti del corpo, si bruciano più calorie, a parità di tempo.
10) Procurarsi un aiuto anti-noia: per qualcuno può essere un lettore mp3 tipo ipod, per un altro gli audio-libri, o persino la TV, quando questo è possibile. Ma è importante che ciascuno scelga in base ai propri gusti.
 E voi? Cosa fate per mantenervi in forma ? Raccontate la vostra attività sportiva quotidiana (max. 120 parole)

giovedì 10 novembre 2011

Il calcio


Lo sport più praticato e seguito in Italia è il calcio, che si gioca in undici contro undici : dieci giocatori ed un portiere. Il calcio italiano è diviso in quattro categorie: le serie A e B (formate da grandi società che schierano giocatori professionisti) e le serie C e D (dove i giocatori sono dilettanti).
La stagione calcistica delle serie A e B dura nove mesi, da settembre a giugno, e termina con la conquista dello "scudetto", un distintivo tricolore a forma di scudo, che i giocatori della squadra campione d'Italia porteranno sulla maglia nella stagione successiva. Durante questo periodo, molti italiani passano il pomeriggio della domenica allo stadio per vedere la partita e fare il tifo per la squadra del cuore. Chi non va allo stadio, può seguire la sua squadra anche alla televisione, anche in diretta.
Le squadre di serie A che terminano una stagione nelle prime posizioni  partecipano  anche a competizioni europee, come la Coppa dei Campioni, la Coppa Uefa, etc. Le partite di questi tornei si giocano il mercoledì e sono seguite da moltissimi spettatori, sia che le squadre giochino in casa, sia che si trovino in trasferta all'estero.
Le più importanti ed antiche squadre di calcio di serie A sono: a Milano, l'Inter ed il Milan; a Torino, la Juventus ed il Torino; a Roma, la Lazio e la Roma; a Genova, la Sampdoria ed il Genoa. Accanto a queste squadre, che due volte all'anno si incontrano per lo scontro diretto e danno vita all'evento più sentito del campionato, "il derby cittadino", ci sono altre squadre importanti, come il Napoli e la Fiorentina che hanno anch'esse un gran numero di tifosi appassionati .
Le squadre di serie A, oltre ad avere i nomi ufficiali , sono spesso chiamate con soprannomi che derivano dai colori delle loro maglie. Ad esempio, i giocatori della Fiorentina vengono chiamati anche "I Viola", quelli del Milan "I Rossoneri", quelli dell'Inter "I Nerazzurri" e quelli della Roma "I Giallorossi".
Accanto alle squadre di calcio di ogni città, l'Italia ha una squadra nazionale (gli Azzurri) che è tra le più titolate del mondo. La squadra nazionale è formata dai migliori giocatori delle squadre cittadine, con un'unica restrizione: nella squadra nazionale essi devono necessariamente essere di nazionalità italiana, mentre le squadre cittadine spesso acquistano anche calciatori stranieri.
Il calcio è uno sport molto ricco. I giocatori delle squadre di calcio di serie A ricevono molto spesso ingaggi favolosi  e  possono essere acquistati e venduti dalle società. Le attività di compravendita dei giocatori si chiamano "calcio-mercato".
Le società calcistiche (di solito Società Per Azioni, S.P.A.) sono spesso di proprietà di grandi industriali e dispongono di notevoli capitali, che derivano sia dalla sottoscrizione degli azionisti, sia dal finanziamento degli sponsor. Le maglie dei giocatori, infatti, sono diventate negli ultimi anni uno spazio pubblicitario sul quale compare il nome o il logo di un'impresa. Un altro meccanismo di finanziamento per le società calcistiche è la sottoscrizione di abbonamenti dello stadio.

Legata al campionato di calcio, in Italia esiste anche un sistema di scommesse (il Totocalcio, al quale  è stato aggiunto il Totogol) diffusissimo, che premia chi riesce a prevedere il risultato di tredici partite tra la serie A e la B. Per partecipare a questo concorso a premi si deve riempire una "schedina" con il proprio pronostico: il segno 1 indica che pensiamo che la squadra che gioca in casa vincerà, il segno 2 significa che riteniamo che la squadra che gioca in trasferta vincerà, il segno X significa che prevediamo un pareggio.
Per il  Totogol si devono pronosticare, all'interno del  palinsesto ,comune con Totocalcio, di 14 partite, i 7 incontri nei quali si segneranno più gol, in ordine decrescente per numero di reti.

mercoledì 9 novembre 2011

Trovare un lavoro



Marc  ha trovato lavoro come barista in un bar di Viale Ceccarini  a Riccione.
Il suo datore di lavoro si chiama Giovanni Bianchi. Marc ha firmato un contratto nel
quale sono indicate le condizioni di lavoro: l’orario giornaliero, la paga oraria, i periodi di
ferie e di riposo.
Ha ricevuto già il primo stipendio e ha controllato bene la busta paga che gli hanno dato.
Su questo foglio il suo datore di lavoro ha scritto i contributi che ha versato per la pensione e  l’assistenza sanitaria .
Oggi Marc è molto stanco perché ha lavorato due ore in più; ha fatto lo straordinario
perché nel bar c’era molta gente ma è contento perché al mare  ha conosciuto una ragazza italiana che si chiama Cristina e che lavora come cassiera  alla Oviesse .
Anche altri amici di Marc hanno trovato lavoro: John  ha letto un annuncio su “Tutto città”, ha telefonato subito e  adesso lavora come cuoco in una pizzeria di Rimini.
Manuel, invece, che ha frequentato un  corso di lingua per stranieri e ha imparato bene l’italiano,
 ha  trovato un lavoro, come cameriere, a  Cesenatico  nell’hotel “ Sole e mare”.


Leggete il testo e rispondete V(vero) o F (falso) :

1. Marc ha trovato lavoro come operaio 

 2. Il suo datore di lavoro si chiama Giovanni Rossi

 3. Marc ha già ricevuto la prima paga

 4. Il datore di lavoro versa i contributi per la pensione e l’assistenza sanitaria   

 5. Marc è stanco perché ha lavorato 4 ore in più

 6. Marc ha conosciuto Cristina 

 7. Cristina fa l’animatrice  al mare 

 8. John  lavora a  “Città Nostra”

 9. Manuel ha trovato un lavoro come muratore

 10. Manuel ha frequentato il corso di italiano



Leggete  gli annunci e poi compilare la tabella

Cercasi apprendista per
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Telefono 76.00.65

Cesenatico. Assumiamo urgentemente cuochi camerieri pizzaioli.
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Bellaria

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Impresa assume muratori
Zona Riccione-Alba. Telefonare
0427/552.13.342 ore serali


Tipo di lavoro
Caratteristiche
richieste
Luogo di
lavoro
1




2




3




4




5




martedì 8 novembre 2011

Marco Polo


Marco Polo è stato indubbiamente uno dei più importanti viaggiatori della storia.
E’ nato (presumibilmente) a Venezia nel 1254 da una famiglia di mercanti e con i suoi familiari ha cominciato a viaggiare quando era ancora giovanissimo.
Con il padre, lo zio e i suoi fratelli è partito per la Cina nel 1271, ha attraversato tutta l’Asia e dopo aver viaggiato per quasi tre anni è arrivato dal Gran Khan Qubilai che viveva a Pechino.
Marco Polo ha vissuto in Cina per 17 anni, ha lavorato per il Gran Kahn che apprezzava la sua intelligenza e le sue capacità, e ha avuto modo di visitare numerosi paesi e di imparare le lingue orientali.
E’ tornato in Italia nel 1295 e voleva riprendere il suo lavoro di commerciante. Ma, durante la guerra tra Venezia e Genova, è stato preso dai Genovesi. In prigione ha dettato le sue memorie a Rustichello da Pisa: il racconto dei suoi fantastici viaggi è diventato in seguito un libro che si intitola “Il Milione”.
Marco Polo è morto a 70 anni: le informazioni contenute nel suo libro sono state importanti per  molti secoli ancora. Perfino Cristoforo Colombo, quando ha scoperto l’America convinto di essere in India, cercava le meraviglie raccontate dal grande viaggiatore veneziano.
Vero o Falso ?
Marco Polo è nato a Genova.
 E’ morto prima del 1300.
 Aveva fratelli.
 La sua era una famiglia di commercianti.
 Marco Polo è andato a Pechino da solo.
 Prima di tornare in Italia Marco Polo ha lavorato per il Gran Kahn.
 In Cina Marco Polo è stato molti anni in prigione.
 Marco Polo è stato nelle prigioni veneziane.
 Il Milione racconta dei viaggi di Marco Polo.
 Rustichello da Pisa ha dettato “Il Milione” a Marco Polo . 
Scegliete l’avverbio adeguato :

Marco Polo è stato particolarmente/eventualmente/sicuramente uno dei più importanti viaggiatori della storia.
E’ nato (personalmente/probabilmente/veramente) a Venezia nel 1254 da una famiglia di mercanti e con i suoi familiari ha cominciato a viaggiare quando era anche/ancora/abbastanza  giovanissimo.
Con il padre, lo zio e i suoi fratelli è partito per la Cina nel 1271, ha attraversato tutta l’Asia e dopo/poi/circa un viaggio di già/circa/mica tre anni è arrivato dal Gran Khan Qubilai che viveva a Pechino.
Marco Polo ha vissuto in Cina per 17 anni, ha lavorato per il Gran Kahn che apprezzava la sua intelligenza e le sue capacità, e ha avuto modo di visitare numerosi paesi e di imparare le lingue orientali.
E’ tornato in Italia nel 1295 e voleva riprendere il suo lavoro di commerciante. Ma, durante/mentre/quando la guerra tra Venezia e Genova, è stato preso dai Genovesi. In prigione ha dettato le sue memorie a Rustichello da Pisa: il racconto dei suoi fantastici viaggi è diventato purtroppo/sempre/poi un libro che si intitola “Il Milione”.
Marco Polo è morto a 70 anni: le informazioni contenute nel suo libro sono state importanti per  molti secoli ancora. Anche/Quasi/Intanto Cristoforo Colombo, quando ha scoperto l’America convinto di essere in India, cercava le meraviglie raccontate dal grande viaggiatore veneziano.

domenica 6 novembre 2011

La parola intrusa



In ogni gruppo c'è una parola da scartare
1.       stupendo / eccellente / gretto / superbo / mirabile
2.       sdolcinato / spontaneo / manierato / affettato / melenso
3.       ostinato / mite / remissivo / accondiscendente / accomodante
4.       avveduto / sventato / oculato / sveglio / sagace
5.       scaltro / ingenuo / astuto / dritto / abile
6.       solerte / poltrone / indolente / ozioso / fiacco
7.       affettuoso / tenero / amorevole / delizioso / distaccato

sabato 5 novembre 2011

Gli elenchi della felicità


Il quotidiano la Repubblica ha recentemente pubblicato la lista delle 10 cose per cui vale la pena vivere, redatta dallo scrittore Roberto Saviano. Ne è nata un'iniziativa rivolta ai lettori e alle lettrici.

Ecco alcune liste redatte dai lettori che hanno aderito all’iniziativa:
1.       piangere guardando La vita è bella
2.       fare scarpetta
3.       accompagnare i figli e ritrovarsi a giocare a pallone tra i papà
4.       insegnare ai propri figli a non aver paura di scelte coraggiose
5.       vedere i colori del tramonto sulla Marmolada
6.       la pizza
7.       andare in moto d'estate con la persona che ami
8.       il primo ti amo detto a mia moglie
9.       la prima volta che ho tenuto in braccio mio figlio appena nato
10.   un giro in bicicletta di famiglia,zaini,panini e tanta voglia di stare insieme

1.       camminare a piedi nudi sulla sabbia, mentre il sole sta tramontando
2.       tornare in un posto che è stato speciale e trovarlo sempre uguale
3.       scoprire di portare dentro le persone che non ci sono più, di non averle perse
4.       fare la lista delle cose da fare e scoprire di essere riuscita a farle tutte
5.       i bucatini al dente
6.       avere il tempo per dormire o per stare sveglia fino a tardi
7.       uscire di casa senza trucco
8.       un paio di scarpe comode
9.       capirsi al volo, senza parlare
10.   iniziare e finire un libro di Tolstoj


Provate  a scrivere anche voi una lista simile, con le 10 cose per cui  vale la pena vivere. 

venerdì 4 novembre 2011

Scrivere un racconto


Lo scopo di questa attività è di integrare le parole proposte  in un testo logico e originale il cui titolo , per questa volta, è  lasciato alla vostra fantasia e che potrete anche illustrare con foto o disegni!
Ecco le 10 parole
Amico- città- campagna- mare- bicicletta- bottiglia- casa- lettera- viaggio- televisione

Stella...



Scrivete una poesia  come Ungaretti dal titolo “Musica…”

giovedì 3 novembre 2011

Un libro...un film

IO NON HO PAURA– Niccolò Ammaniti

Michele Amitrano è la voce narrante di questa storia. E’ un bambino di nove anni che vive ad Acqua Traverse, frazione dispersa nella campagna di un Sud Italia non identificato. E’ l’estate del 1978 e fa un caldo torrido.
Il paesaggio è dominato dal contrasto tra luce accecante del sole e oscurità della notte, così come il racconto alterna momenti buffi, divertenti del mondo infantile a difficoltà e drammi del mondo adulto. Storia vista con gli occhi di un bambino da una parte, tragedia che coinvolge i grandi di Acqua Traverse dall’altra.
Sullo sfondo di campi, di spighe, di colline, di case sperdute, la vita di Michele cambia quando, durante una delle lunghe pedalate con la piccola banda di amici, scopre una grotta in cui è tenuto in ostaggio un bambino suo coetaneo. Si trova così a dover affrontare paure e rischi legati a tale ritrovamento, in un viaggio alla scoperta di sé e della realtà che lo circonda che purtroppo è ormai lontana dall’età dei giochi, dallo stupore, dalla fervida immaginazione dei piccoli.
Dal racconto emergono il tema dell’amicizia, del tradimento e dei rapporti con i genitori; in esso si respira un po’ l’atmosfera delle opere di Calvino e Twain.

LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI- Paolo Giordano

Alice è una bambina obbligata dal padre a frequentare la scuola di sci. È una mattina di nebbia fitta, lei non ha voglia, il latte della colazione le pesa sullo stomaco. Persa nella nebbia… umiliata, cerca di scendere, ma finisce fuori pista spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canale innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno. Mattia è un bambino molto intelligente, ma ha una gemella, Michela, ritardata. La presenza di Michela umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei e per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia abbandona Michela nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei. Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze si incroceranno, e si scopriranno strettamente uniti, eppure divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano "primi gemelli": due numeri primi vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero. Un romanzo d'esordio che alterna momenti di durezza e spietata tensione a scene rarefatte e di trattenuta emozione, di sconsolata tenerezza e di tenace speranza.

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